AYAHUASCA: viaggio tra paradiso e inferno con gli sciamani

Il mio test con l’Ayahuasca vissuto in Ecuador, è stata l’esperienza più intensa, spirituale, emozionale, allucinante e terrificante che io abbia mai vissuto. Una delle notti più incredibili di tutta la mia vita. Infatti nonostante la conoscenza acquisita durante gli ultimi cinque anni di vagabondaggio attorno al mondo, e nonostante tutte le piccole o grandi esperienze che ho potuto vivere, niente avrebbe mai potuto prepararmi a questo potentissimo viaggio interiore. Difficile poterlo descrivere a parole, al punto che io stessa, credo di essere realmente riuscita a elaborarlo solo dopo parecchie ore trascorse a riflettere sul vortice emotivo che mi ha travolta, permettendomi di entrare in contatto con la parte più profonda del mio essere. Non so esattamente a cosa ricondurre la forza risolutrice dei miei enigmi inconsci, né tanto meno se la mia interpretazione sia giusta (sempre ammesso che ce ne sia una), ad ogni modo voglio cercare di raccontarvi passo dopo passo quello che è successo durante questa cerimonia di cura spirituale. 

La più grande sfida descritta in questo articolo, sarà proprio quella dell’interpretazione e della descrizione di tutto quello che ho vissuto durante questa esperienza.

 

 C H E    C O S ’ E’   L ’ A Y A H U A S C A ?

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Ayahuasca è il nome di una pianta medicinale delle foreste amazzoniche, dove è stata usata per migliaia di anni dalle popolazioni locali per curare l’anima delle persone poiché considerata come pianta sacra. Lavorandola si ottiene una bevanda con cui gli sciamani operano i rituali curativi. Ha un colore scuro e un sapore amaro, a volte sgradevole. Gli effetti principali sono la purificazione e la pulizia del corpo insieme ad una guarigione spirituale ed emotiva. Maggiore comprensione di se stessi, espansione della coscienza e della consapevolezza, aumento della creatività. Un altro dei poteri  dell’Ayahuasca è una sensazione di apprezzamento verso la vita. Infatti la connessione che si ristabilisce porta ad avere un senso di gratitudine più profondo nei confronti della natura, della vita e dell’intero universo, con cui si stabilisce una forte unione. L’efficacia di questo cocktail varia notevolmente da miscela a miscela. La potenza, la forza e gli effetti psicoattivi dipendono molto dalla capacità dello sciamano e dagli ingredienti utilizzati quindi se decidete di sottoporvi ad un rito sciamanico, preoccupatevi di informarvi accuratamente sulla persona che terrà la cerimonia.

 

L A   M I A   E S P E R I E N Z A: P R I M A   P A R T E

Un turbine di emozioni negative

Mi trovavo a Otavalo, in Ecuador a 3 ore di distanza dal mio alloggio. Arrivata sul luogo della cerimonia con molto anticipo dovetti rassegnarmi ad un’impotente e snervante attesa a causa del ritardo dello sciamano, che avrebbe dovuto presiedere alla cerimonia. Non so con esattezza se la prolungata attesa abbia influito negativamente sul presunto viaggio alla scoperta di me stessa, resta il fatto che il suo approccio è stato doloroso e difficile.

Poco dopo la cerimonia di aperturaal rito spirituale, mi sono sentita disperata e con la voglia di interrompere tutto e tornarmene a casa. Contrariamente al mio desiderio, sono stata obbligata a restare e meditare…Devo precisare che è stata la prima volta che prendevo parte ad una cerimonia del genere, di conseguenza  non sapevo cosa aspettarmi. Inoltre anche se lo spagnolo e l’italiano si assomigliano, ho ancora problemi di comprensione, quindi credo di non aver ben compreso alcuni passaggi della spiegazione del rito di apertura effettuata dallo sciamano e il suo assistente. Infine, aver scelgo di partecipare a questa esperienza così profonda, da sola, non credo sia stata una ottima decisione: attorniata da gente sconosciuta, con una cultura totalmente diversa da quella occidentale, non riuscivo a capire bene la situazione che dovevo fronteggiare.  Mi sentivo divorata dalla solitudine, soffrivo terribilmente il freddo e per quanto mi sforzassi di ingurgitare più bicchieri possibili di questa medicina, avevo sempre l’impressione di essere l’unica immune al suo effetto. La cerimonia è iniziata a mezzanotte circa, e poco dopo le persone più reattive hanno cominciato a vivere gli effetti dell’Ayahuasca. Io al contrario alle 4 della mattina ero ancora perfettamente lucida. Mi sentivo delusa e arrabbiata, stanca e disperatamente bisognosa del tepore del mio letto…Che cosa avevo sbagliato?

 

P A R T E    S E C O N D A

L’effetto iniziale e l’incontro con me stessa tra il bene e il male

Quando ormai le mie speranze si erano affievolite, qualcosa iniziò a cambiare e quella che aveva tutta l’aria di essere un’inutile perdita di tempo iniziò a trasformarsi. Imprevedibilmente, il mio corpo decise che era pronto per essere purificato come previsto dal copione: l’Ayahuasca viene preparata e servita ritualmente, previa purificazione dei partecipanti. E in effetti ho restituito alla terra tutto quanto bevuto in precedenza… Subito dopo ho iniziato ad avvertire gli effetti di questa pianta magica e un turbine di visioni mentali velocissime si sono impadronite del mio corpo, del mio spirito e della mia anima.  Innumerevoli, infinite e potentissime. Si succedevano l’un l’altra alla velocità della luce trasformandosi e assumendo forme, colori e sensazioni diverse ogni secondo che passava. In un gioco di forme e luci, le visioni nella mia mente sfilavano come un caleidoscopio che viene ruotato all’impazzata.

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Nel frattempo gli sciamani ballavano e cantavano rituali ipnotici che ricreavano gli effetti della natura a scopo di favorire la connessione tra noi e la madre terra. Mi sentivo bombardata da stimoli sensitivi e sonori che si tramutavano in una miriade di allucinazioni. Emotivamente ero un vulcano in eruzione.  La sensazione che provavo era come sognare, perché le visioni arrivavano prepotentemente e in massa, solo se tenevo gli occhi chiusi. A differenza dei sogni, in questo caso ero perfettamente sveglia e cosciente. Percepivo tutto e dovevo fare i conti con le riflessioni che le immagini mi suggerivano.   Queste allucinazioni mi provocavano sensazioni negative, alle quali ovviamente ho tentato di ribellarmi, aprendo gli occhi, ma senza l’esito sperato.  Così piano piano ho compreso che anche quelle percezioni dolorose sono parte di me, come il bene e il male fanno parte dell’universo e della nostra vita. Come il nero e il bianco, il giorno e la notte, la pioggia e il sole, il caldo e il freddo, l’amore e l’odio…insomma come lo yin e lo yang, che ci piaccia o no, la vita è costituita dal bene e dal male e dobbiamo accettarlo in quanto parte del ciclo normale di tutto quello che vive nell’Universo. Ho compreso che non si può sfuggire da ciò che fa paura, e una volta accettato, l’ho affrontato e tutto si è modificato. Dopo essermi lasciata completamente trasportare dai primi effetti dell’Ayahuasca, ho finalmente potuto accedere alla mia parte più inconscia. Un’altra tappa del mio viaggio interiore ha avuto inizio e la meta verso l’illuminazione quasi raggiunta. Denudare l’anima, arrendersi e lasciare andare tutte le barriere difensive permettono alla parte conscia di accedervi consentendo l’analisi e la riflessione. Ho avuto quindi la possibilità di penetrare e valutare gli aspetti più dolorosi della mia esistenza e…un pianto liberatorio ha avuto inizio. Le mie emozioni erano incontrollabili, forti e tenere al tempo stesso. Il contatto con una parte di me così reale e priva di qualsiasi autodifesa mi ha veramente sorpresa. Da quel momento lo scenario si è modificato e una successione di immagini mentali completamente differenti  hanno lasciato il posto alla consapevolezza che il bene e la positività avevano finalmente preso il sopravvento!

 

P A R T E   T E R Z A

Termine della cerimonia e interpretazione del mio viaggio curativo

All’alba, i due sciamani hanno unito le donne in fila e cantando e ballando hanno iniziato il rito della cerimonia di chiusura. Anche in questa circostanza ho avuto modo di riflettere e concludere che il turbine emotivo a cui sono stata sottoposta ha mutato la visione globale della mia vita. Mi ha permesso di venire in contatto con i miei problemi e comprendere che l’arte della pazienza è un vero toccasana. Ho sempre avuto la tendenza a voler tutto e subito. Ne sono cosciente, è una mia caratteristica, ma l’Ayahuasca mi ha fatto realmente comprendere che nella vita tutto arriva a tempo debito ed è inevitabile dover passare attraverso lunghi ostacoli prima di poter raggiungere la vittoria finale. Più ci intestardiamo nel voler ottenere qualcosa, e più la nostra mente si annebbia regalandoci poca lucidità. In effetti non sempre siamo pronti ad accettare il nuovo che avanza. In conclusione, il fatto che l’Ayahuasca abbia ritardato il suo effetto ha fatto sì che io abbia avuto il tempo di rivoluzionare il mio approccio verso le situazioni che la vita mi offre, per farmi comprendere che devo imparare ad avere pazienza e accettazione se voglio poi godere dei risultati.

12 commenti su “AYAHUASCA: viaggio tra paradiso e inferno con gli sciamani”

  1. Woooow! Fantastico! Ho letto il tuo annuncio perchè stavo cercando siti dove trovare qualcuno con cui viaggiare on the road in Australia (potresti linkarmene qualcuno please?) e mi sono imbattuto nella tua esperienza con la ayahuasca…
    E’ un anno che sono affascinato, attratto e allo stesso tempo terrorizzato da questa “sostanza”. Leggendo il tuo blog ho preso due piccioni con una fava, dici che è un segnale? Io ora sono in Australia da un mese, abbastanza annoiato perché senza lavoro e perché vorrei girare l’Australia…ma nel profondo so che prima o poi, molto presto, finirò li…in Ecuador o Perù 🙂 Graaaaaazie 🙂

    1. RoselillyWanderlust

      Ciao Alberto!
      Complimenti,sei stai pensando ad un viaggio sei proprio sulla strada giusta verso la felicita’…
      Ti consiglio ti leggere alcuni articoli che ho scritto nella parte ‘Travel coaching’ del blog (la trovi in alto, nel menu, nella Home)…Comunque dato che sei appena arrivato in Australia ti consiglio di leggere questo articolo che parla anche dei lavori : http://www.roselillywanderlust.it/2017/11/24/trovare-lavoro-in-australia-le-domande-piu-frequenti/ … Verso la fine troverai alcuni link utili (vedi descrizione nell’articolo)… Per quanto riguarda i link per trovare compagni di viaggio, io consiglio di postare un ‘annuncio’ sulla home dei vari gruppi facebook d’Australia (Il faro, Italiani a Melbourne, Italiani a Sydney, Italiani a Brisbane etc, etc…). Questo e’ il modo piu veloce e rapido ma come scrissi su uno dei miei articoli consiglio vivamente di non scegliere una compagnia qualunque prima di mettersi in route….Quindi se ti metti in contatti con gente su facebbok assicurati di prenderci almeno una birra prima di organizzare il tutto….

  2. Wow!! Interessantissimo Li!! Ho letto tutto d’un fiato! Ero proprio ignorante in materia, mi hai fatto scoprire cose nuove! Sei il top!

  3. Wowwww !!!! J’avais des frissons quand j’ai lu. J’adore te lire car je parviens à vivre, par le biais de tes mots, certaines expériences que je n’envisage pas faire dans ma vie. Lindatita, tu es vraiment aventureuse et une passionnée, j’ai hâte au prochain article !!!

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  5. Ciao è un piacere leggere il tuo blog, vorrei sapere dove andare in Ecuador se avresti qualche contatto o sapermi indicare le località meno battute dal turismo per incontrare sciamani

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