DISCOVERING SAN BLAS : PANAMA’

Viaggiando senza sosta ho conosciuto Paesi e culture diverse, persone e tradizioni, ognuna coi suoi profumi, sapori e gusti particolari. Sono una persona aperta, che ama provare tutto e quando lascio un posto adoro portare con me un po’ di quelle sensazioni, come se gli aromi e i sentori di ogni destinazione mi entrassero dentro, pronti a saltar fuori quando meno me l’aspetto, rievocando emozioni ed esperienze indimenticabili. Quelle che ho provato esplorando la parte nord-ovest di Panama, rimarranno sempre indelebili dentro di me, come una cicatrice sulla pelle. Ricche di sapore, come non accadeva da tanto, intense e al tempo stesso fugaci. E si sa, quando vivi di avventure il tempo vola sebbene sia madido di attività e ricordi da custodire.

Devo essere sincera, il bello di Panama non è tanto la città in sé, piuttosto la sua natura mozzafiato, così selvaggia, ricca di storia e di cultura autoctona. Una terra di avventure, gesta, tenacia, isole luminose che di notte diventano blu fluorescenti per il plancton (sono rimasta estasiata dalla bioluminescenza, uno spettacolo unico che si verifica solo in 4 posti nel mondo). Quello che la caratterizza è in assoluto l’arcipelago di fronde al Mar dei Caraibi, dove si trovano 378 isole (sparse in un’area di circa 100 miglia quadrate) che prendono il nome di San Blas (o Kula Yala).

Ho scoperto e avuto l’opportunità di esplorare questo paradiso naturale un po per caso, o forse no, partendo da Capurganà, in Colombia.  Mi ero fermata dopo aver conosciuto una persona molto speciale, che mi aveva chiesto di aiutarlo per qualche tempo nel suo favoloso ristorante italiano dove ho ritrovato tutti i sapori della mia terra. Quì Marco mi ha parlato per la prima volta di San Blas poiché ci aveva lavorato per parecchi anni accompagnando i turisti in questo eden della natura. Così ho deciso che anche io avrei voluto farlo e grazie a queste fortunate coincidenze mi sono ben presto ritrovata parte del team, come volontaria.

Esplorando San Blas, ho visto danzare i delfini attorno a me,  mi sono immersa in acque fluorescenti (rese tali da una miriadi di plancton in festa), mi sono seduta in un prato azzurro ricco di fiori stellati, ed ho nuotato tra alcune delle acque più turchesi che io abbia mai visto.

 

 

L’escursione al villaggio Kuna, mi ha fatto ritrovare a tu per tu con uno straordinario popolo autoctono che lotta ogni giorno per preservare intatta la loro cultura. Quì ho camminato tra le vie sabbiose native, attraversando piccole viuzze separate da capanne di palme, ho giocato con i bambini più liberi e felici di quasi tutto il mondo e infine ho assistito ad una danza di benvenuto che racchiude tutta la cultura di questi nativi in un armonioso e delicato ballo.

Tornata da pochi giorni sulla terra ferma,  già sento la mancanza di quella spensieratezza assoluta, quel senso di unione inspiegabile ed empatico con la natura e gli indigeni, quella facilità nel creare legami con gente semplice e vera. Insomma San Blas è una esperienza che fa sicuramente centro nel cuore.

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