GIORGIA : UN’AQUILA CHE SPICCO’ IL VOLO IN SUD AMERICA

Mi chiamo Giorgia, ho 23 anni, sono di Torino e un anno fa mi sono laureata in Scienze Internazionali, dello Sviluppo e della Cooperazione. Successivamente ho iniziato un’esperienza di volontariato presso un’associazione culturale con lo scopo di prevenire la violenza di genere e promuovere il benessere della persona, finché non ho iniziato a lavorare anche per un CAS (Centro di Accoglienza Speciale) come operatrice sociale, in un programma di integrazione ed accompagnamento di donne nigeriane vittime di tratta.

Cosa ti ha fatto scattare la scintilla del cambio di vita?

In tutta la mia vita ho sempre sentito una grande attrazione verso il viaggio, che è aumentata notevolmente dopo l’esperienza dell’Erasmus che ho vissuto a Barcellona per un anno intero e che mi ha cambiata, in qualche modo, e mi ha aperto ancora di più gli orizzonti verso il mondo intero.
Tornata in Italia, avevo deciso che dopo la laurea sarei partita ma, per motivi personali, ho rimandato la partenza; finché sono arrivata al punto in cui sentivo che tutta me stessa aveva bisogno di vivere questa esperienza, per completare il mio cambiamento, per crescere, per imparare a concentrarmi sulla mia persona e per conoscermi meglio.

Molte persone scelgono di non fare un viaggio lungo per carenza di liquidità, tu come hai messo da parte i soldi?

Ho lavorato nei mesi precedenti la partenza, anche se non sono riuscita a mettere molto da parte in questo periodo. Principalmente erano risparmi accantonati negli anni passati, che ho sempre preferito tenere da parte per viaggiare piuttosto che per altro.
Inoltre, giusto dirlo, per i primi mesi di viaggio ho anche ricevuto un aiuto dai miei genitori.

Perché il Latinoamerica?

Mi ha sempre affascinata l’America Latina, le varie culture, i suoi luoghi così speciali e diversi ed ovviamente la lingua spagnola, di cui sono innamorata da qualche anno. Ma la vera scintilla è scattata conoscendo, a Barcellona, nuovi amici della Colombia, del Messico e dell’Ecuador che mi parlavano dei loro Paesi con un amore così forte ed autentico come non avevo mai percepito da parte di nessun altro e tanto meno da parte mia. Da lì la curiosità e la voglia del viaggio in America Latina è esplosa a mille.

Credi sia solo una parentesi sabbatica o l’inizio di una nuova vita?

Sinceramente ancora non lo so.
Per il momento ho deciso di prolungare quella che doveva essere solo una parentesi sabbatica di sei mesi, fino ad un anno. Dopodiché vedrò; sto ancora cercando di capire come voglio “inquadrare” la mia vita e ammetto che sto ancora vivendo un po’ un conflitto tra la vecchia e l’ipotetica nuova vita. Nel frattempo cerco di trarre il meglio dall’esperienza che sto vivendo e di godermi ogni singolo momento.

Molte persone dicono che chi viaggia stia fuggendo da qualcosa, tu cosa ne pensi?

È esattamente la stessa cosa che mi ha detto il 90% dei miei cari, quando ho comunicato loro la decisione di partire. All’inizio la cosa mi faceva infuriare ed ho passato parecchio tempo a chiedermi se davvero fosse così. Ora, però, penso che se anche lo fosse, è prioritaria la decisione della persona e non ciò che pensano gli altri, perché non tutti reagiscono allo stesso modo verso le situazioni della vita e se per qualcuno la decisione di viaggiare può essere solo una fuga dai problemi, per altri potrebbe essere la migliore soluzione.
Inoltre, potrebbe anche essere vero che la decisione di viaggiare nasca dal voler fuggire da qualche situazione ma, in ogni caso, un’esperienza come questa ti regala e ti insegna così tanto, che ti arricchisci totalmente la mente e lo spirito. E magari al ritorno, proprio grazie al viaggio, si sarà in grado di affrontare quelle situazioni da cui si stava scappando alla partenza!

Hai intenzione di lavorare in questo viaggio o è solo un regalo per te?

Il mio viaggio di fatto è iniziato con un volontariato a Barranquilla in Colombia, con un gruppo di donne incredibili, con cui abbiamo svolto un progetto davvero interessante ed istruttivo per tutte noi. Dopodiché ho deciso solo di viaggiare per un certo periodo.
Ma ora sto anche cercando qualche opportunità per lavorare o per svolgere altri volontariati, per una questione economica, da un lato, e per il piacere di vivere nuove esperienze dall’altro.

Come è la realtà del viaggio rispetto a quello che pensavi o immaginavi?

Direi che è abbastanza simile a come la immaginavo, ricca di così tanta varietà, di così tante emozioni ed avvenimenti e stili diversi, che non le si può dare una singola descrizione. Bisogna provare e vedere con i propri occhi per capire e per scoprire i mille modi in cui una persona può vivere questa realtà.
Io, fino ad ora, sono estremamente felice e riconoscente per ciò che sto vivendo!

Oggi, cosa significa per te viaggiare?

Scoprire nuovi paesi, nuove culture e conoscere un’infinità di persone da ogni angolo del mondo. Per me viaggiare significa un continuo scambio interculturale, che mi regala costantemente stimoli e spunti differenti e tutto ciò mi permette di scoprire nuove strade e nuovi modi di vivere la vita, aprendo così molto di più la mia mente rispetto a quando stavo a casa. Credo che sia un aspetto inevitabile durante il viaggio. Senza contare tutti i luoghi incredibili che si possono scoprire viaggiando.

Cosa stai imparando in questi mesi?

Sto imparando molto su me stessa e soprattutto a superare alcuni miei limiti, perché viaggiando da solo bisogna inevitabilmente darsi una svegliata e uscire dalla propria zona di comfort. Sto imparando anche a confrontarmi con persone e situazioni di ogni genere e credo che questo sia davvero utile in qualsiasi momento della vita. E ovviamente sto anche migliorando con le lingue, soprattutto per passare dallo spagnolo all’inglese senza difficoltà (cosa che, all’inizio, era impossibile per me).

Cosa diresti a chi vorrebbe viaggiar da solo in Sudamerica ma ha paura di fare il primo passo?

La realtà è molto più tranquilla e serena dell’idea che normalmente abbiamo del Sudamerica! Non farti troppe paranoie, vai e scoprilo! Davvero, vedrai paesi meravigliosi che ti lasceranno a bocca aperta, per i posti che visiterai, per le persone locali che incontrerai, che sono estremamente gentili, ospitali, con un’anima buona ed allegra. Senza contare che incontrerai continuamente altri viaggiatori con cui potrai condividere la tua esperienza. Ovviamente devi fare attenzione, avere certe precauzioni ed accortezze perché, come in ogni luogo del mondo, ci sono anche persone che ti derubano, ti truffano e ti ingannano. Ma sono le stesse accortezze che dovresti avere in altri paesi, così come in Italia. È normale non sentirsi del tutto tranquilli, vai in un nuovo continente, probabilmente da solo e senza conoscere nulla e nessuno, ma ti assicuro che tutti imparano a cavarsela e che tutto può filare liscio!
In un posto come il Sudamerica non puoi non vivere un’esperienza incredibile, ce n’è veramente per tutti i gusti!

1 commento su “GIORGIA : UN’AQUILA CHE SPICCO’ IL VOLO IN SUD AMERICA”

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