Petra: una meravigliosa meraviglia

Se decidete di visitare la Giordania probabilmente è proprio per la tappa di Petra. In sé la Giordania non è uno Stato che culturalmente si differenzia dalle altre nazioni arabe, ma da un punto di vista turistico possiede diverse meraviglie uniche, e le rovine della città antica di Petra sono tra queste. Visitarle richiede una giornata di attesa prima della ricompensa, perché le rovine di questa città scavata nella roccia, sono situate nel centro orientale della Giordania e raggiungibili solo tramite auto o bus privati privati, non esistono trasporti pubblici che vi permettano di arrivarci.

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INFORMAZIONI UTILI

 IL BIGLIETTO. Si può acquistare sia sul posto che sul sito visitjordan.com.
Oppure esiste il Jordan Pass, un “biglietto universale” caquistabile online che comprende, oltre al visto, l’ingresso per svariati siti e musei inclusa Petra.
 DURATA. È possibile acquistare l’ingresso per 1, 2 o 3 giorni.
Per visitare con calma luoghi e monumenti principali il minimo che consiglio sono 2 giorni e ricordate che è possibile entrare a Petra anche di notte (il lunedì, mercoledì e giovedì) e ammirare la città illuminata dalle candele (costo 25J).
 CIBO. Consiglio di fare provviste di cibo prima di entrare a Petra.
All’interno, sarete circondati da bancarelle dove ovviamente potete acquistare tutto ciò che desiderate, ma il prezzo è quello dei turisti, circa 1/3 più caro del normale.
 ALLOGGIO. Le opzioni sono numerose e ovviamente dipendono dalle vostre esigenze.
Se cercate il lusso il Mövenpick Resort a soli 50 metri dall’entrata di Petra non vi deluderà. Invece per una soluzione più economica c’è il Saba’a Hotel, essenziale, pulito con bagno privato e terrazza panoramica, offre buona colazione e possibilità di pranzo al sacco.
 COME ARRIVARCI.  Volo low cost: su Skyscanner.it prezzi a partire dalle 200 €.
Noleggio auto: spostarsi con mezzi propri è facile e sicuro, in 3/4 ore (circa 245 km) sarete a Petra, potete optare per l’autostrada o la strada panoramica che passa per il Mar Morto.
Autobus: il JETT Bus costa 8,50JD, mentre il minibus pubblico che costa 5JD.

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UN PO’ DI STORIA…

Oggi Petra è un’impressionante opera architettonica ed in quanto tale è il sito archeologico più conosciuto e visitato della Giordania la cui immagine più conosciuta è la facciata del tempio classico greco, anche denominato “Il Tesoro” che appare all’improvviso in tutta la sua magnificenza lasciando ognuno a bocca aperta. Scavato e realizzato nella pietra rossa appare ancora oggi, una tra le realizzazioni meglio conservate e più suggestive da ammirare.

Tuttavia, secondo gli archeologi i primi insediamenti umani che hanno goduto dell’affascinante bellezza di in questo luogo risalgono al VII seco a.C., anche sono state trovate tracce che fanno pensare ad una presenza umana già dal neolitico.

• I primi popoli a stabilirsi permanentemente sulle colline che circondano Petra, furono gli Edomiti, abilissimi nella realizzazione di ceramiche ed efferati scultori di pietra.

• Tuttavia lo splendore di Petra si deve ai Nabatei.
Popolo nomade, proveniente dalla Penisola Araba, che diede ufficialmente inizio ai lavori di costruzione ancora visibili nella città di Petra. A quel tempo i Nabatei predilessero Petra per motivi prevalentemente commerciali, poiché la città si trovava sulle rotte di commercio che dall’Asia raggiungevano l’Egitto e in queste rotte venivano trasportati seta, profumi, incenso e spezie. Infatti grazie alla sua posizione e alla presenza di acqua, Petra divenneben presto una ricca città che contava oltre 30.000 abitanti.

Nel 106 d.C., Petra venne poi conquistata dall’Impero Romano che ebbe un’influenza significativa su tutta la zona. Inizialmente presero il controllo delle rotte commerciali allontanandole da Petra che perse la sua potenza e vide l’affievolirsi dei Nabatei. Successivamente apportarono importanti modifiche alla città costruendo, fra le altre cose, anche il Teatro, il decumano principale e un arco all’ingresso del Siq.

Infine, verso il IV secolo d.C. a Petra arrivò il Cristianesimo.
La nuova fede si diffuse rapidamente in tutto l’Impero Bizantino, e Petra divenne un seggio vescovile che vide la nascita di molte chiese, alcune trovare recentemente, che hanno conservato perfettamente i pavimento ricoperto di mosaici bizantini. La città rimase nelle mani dei cristiani fino al 1189, dopo che Saladino sconfisse definitivamente i Crociati del Regno di Gerusalemme nel 1187. Da quest’anno in poi non si hanno più notizie storiche di Petra fino al suo ritrovamento avventuo nel 1812.

• Secondo le informazioni  attuali, fu Johann Ludwig Burckhardt a riscoprirla.
Lo studioso svizzero si trasferì ad Aleppo (Siria) nel 18212, convertendosi all’islam e agli usi locali.  Durante un viaggio da Damasco al Cairo, egli sentì degli abitanti locali parlare di alcune rovine situate tra le montagne di Wadi Musa e si fece accompagnare da una guida, scoprendo ed osservando per la prima volta  le bellissime rovine e se ne innamorò. Così diede avvio ad una serie di scavi e studi (inizialmente svizzeri e francesi) che riportarono alla luce molti dettagli della città e che continuano tutt’ora.

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UNA BELLA ESCURSIONE!

Se avete a disposizione una sola giornata per esplorare le bellezze di questa meravigliosa meraviglia, tenete presente che la sveglia presto è d’obbligo. Ma considerate che in una giornata piena si riesce a vedere solamente il 50% della città, quindi dovrete accontentarvi di una visita parziale. Invece, se bramate a qualcosa di più approfondito sappiate che qualche giorno in più sarà essenziale.

La prima cosa da considerare è che andrete incontro ad un’impegnativa giornata all’insegna del trekking. Paesaggi stupendi, archeologia, architettura, storia e mito si condenseranno in una passeggiata magica ma faticosa. Del resto, ricordatevi che sarete nel deserto, il clima sarà torrido e la possibilità di pioggia si verificherà solamente una ventina di volte all’anno. Quindi prevalentemente serviranno : scarpe comode, cappello di paglia, zainetto con crema solare e acqua. 

 

Il sito archeologico è grande e merita una visita approfondita, iniziando dalla stretta gola rocciosa che si rivela essere un’esperienza indimenticabile perché, il lento camminare vi farà assaporare ogni linea, ogni curva sinuosa, ogni gioco di luce donandovi il tempo di scoprire una Petra incredibile. Tutt’attorno le pareti di roccia alte cinquanta metri vi circonderanno sovrastandovi per almeno cinque chilometri di quel canyon che si rivela come l’ingresso principale dell’antica città perduta. Ed ecco che avviene l’impensabile. Difficile rimanere impassibili di fronte all’emozionante incontro con uno dei più straordinari monumenti: il Tesoro (noto localmente come Al-Khazneh) che è l’entrata nonché l’immagine simbolica per eccellenza della leggendaria città di Petra. La facciata greca è un capolavoro di maestria, di una tale grandiosità e magnificenza da togliere il respiro a chi, a naso in su, la ammira. Stop fotografico d’obbligo e poi via. Dopo esservi riempiti gli occhi e aver immortalato ogni dettaglio per portarvi il ricordo a casa, una breve sosta al bazar che si trova di fronte il monumento per un tè sulla terrazza, che tra l’altro offre anche una vista panoramica mozzafiato, è decisamente consigliabile.

 

Superato il Tesoro vi ritroverete circondati dalle rovine, colonne arabe e cattedrali incassate nella roccia, che renderanno la passeggiata semplicemente fantastica. Spesso la vostra attenzione sarà distolta dai monumenti per schivare i numerosi calessi, che trainati da cavalli portano i turisti che non si avventurano a piedi (comfort che si paga a caro prezzo, in tutti i sensi). Al contrario, ritengo che il modo più appropriato per conoscere questo luogo affascinante e misterioso sia proprio calpestare il suolo esattamente come chi lo ha costruito.

 

Una volta passato il primo canyon vi ritroverete all’aperto e Petra vi apparirà poco alla volta nella sua grandiosa maestà, centinaia di monumenti e tombe che si susseguono su un’area archeologica che in passato ospitava una città vastissima. Se l’orario coincide con il pranzo è sicuramente una buona idea fermarsi in un chioschetto per gustare del buon cibo locale e ripararsi un po’ dal sole che negli orari di punta picchia più del solito. Gustatevi anche della musica araba e bevete una bevanda rinfrescante 🙂 

 

Terminato il break riprendete il cammino e se volete distogliere lo sguardo dalle vestigia del passato, tuffatevi nei colorati mercatini che animano le vie con i loro originali (e incredibili) souvenirs da comprare. Vi troverete l’impensabile, dalla bigiotteria all’abbigliamento, dalle spezie ai souvenir, e se volete seguire il mio consiglio, cercate qualcosa di unico e originale, magari una kefiah che vi darà modo di ricordarvi per sempre di una delle sette meraviglie del mondo moderno e patrimonio dell’Unesco. Fate attenzione: per ogni acquisto il prezzo fisso non esiste! Per la cultura araba il prezzo giusto è quello che siete disposti a pagare, quindi la contrattazione è d’obbligo.

A questo punto la giornata volge al termine, avrete sicuramente poche energie che vi serviranno per tornare alla base, allora stavolta potete cedere alla tentazione di prendere un passaggio a cavallo ma tutto dipende dal budget di cui disponete.

 

I MIEI CONSIGLI

–  Osservate il tramonto sul Tesoro. Scendete poi con tutta calma e restate all’interno del sito ad attendere lo spettacolo. Così facendo avrete la possibilità di godervi il Tesoro illuminato da centinaia di candele quasi in solitudine prima dell’arrivo della massa di turisti.

– Se ne avete l’opportunità prenotate un tour By Night di Petra.

– Dal momento che vi trovate in un luogo unico e di rara bellezza non accontentatevi delle sole fotografie e fate tanti video. Una volta tornati si dimostreranno un valido aiuto per farvi catapultare tra gli incredibili monumenti scavati nelle gole della roccia araba. Vi confesso che ogni volta che ho bisogno di estraniarmi dalla realtà, riguardo volentieri le immagini che mi consentono, “magicamente”, di ritrovarmi nella rinomatissima città rosa!

1 commento su “Petra: una meravigliosa meraviglia”

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